sabato 26 aprile 2014

PISTOIA E LA LINEA GOTICA


 

Diamo volentieri notizia delle iniziative pistoiesi inerenti le celebrazioni del 25 aprile e della costituzione di un importante area espositiva inerente la Linea Gotica.


IERI si è celebrato, come da tradizione, in piazza della Resistenza il sessantanovesimo anniversario della Liberazione dell'Italia con la deposizione della corona e, a seguire, il discorso del sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, che quest'anno ha voluto ricordare l'impegno dei partigiani nella Resistenza e anche l'apporto alla guerra di Liberazione dato, sulle nostre terre, dai militari brasiliani della Feb. Un legame che sarà rinnovato domenica dalla visita dell'ambasciatore Ricardo Neida Tavares. «Il rapporto stretto con la Repubblica brasiliana  ha detto il sindaco  ha fatto sì che il gonfalone di Pistoia porti, dal 1997, la coccarda rossa e blu della medaglia do Pacificador, per i servizi prestati all'esercito brasiliano durante la campagna di Liberazione. A questa si aggiungerà un'altra, alta onorificenza, l'ordine al merito giudiziario militare del Brasile, che sarà conferita alla città il prossimo 5 maggio». Nel suo discorso, inoltre, il sindaco ha ricordato le figure di Alterio Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi che, dal loro confino di Ventotene, intrecciarono i valori antifascisti e resistenziali con l'ideale federalista europeo, spinti dalla speranza per un futuro di pace tra i popoli dell'Europa e del mondo. E ha dunque anche indicato quale, secondo lui, deve essere oggi la sfida da cogliere per non tradire quell'ambiziosissima méta. «Oggi, l'ideale del federalismo europeo, ossia della costituzione degli Stati Uniti d'Europa, di un'unica comunità politica europea fondata sulla tradizione del costituzionalismo dei diritti dell'uomo, sembra aver subito più di una battuta d'arresto  ha spiegato Bertinelli : indebolite le sue radici democratiche dalla mancanza di coraggio di ceti politici nazionali, scettici e conservatori, l'Europa è divenuta il fin troppo facile bersaglio di ogni populismo che, nel contestare, rischia di aggregare un grande consenso che finirebbe per ricondurci in un passato non certo desiderabile. È compito della nuova generazione politica, la mia e la nostra, che ha cominciato a portare il peso delle responsabilità pubbliche in questi tempi così difficili, di costruire istituzioni democratiche sovranazionali nelle quali trovi rappresentanza, come avviene nei singoli Stati, il popolo europeo, al quale deve essere reso possibile partecipare attivamente alle scelte che già oggi incidono sulla vita di ciascuno»."


" GLI ANTICHI Magazzini del palazzo comunale da ieri al 7 maggio ospitano una mostra di materiali e divise della Seconda guerra mondiale dal titolo «Pistoia 1944, il cammino verso la libertà». Quest'ultimo è anche il tema della mostra fotografica delle immagini scattate alla Colonna della Libertà che dal 30 aprile all'11 maggio sarà allestita nell'atrio del palazzo comunale. Sono passati 70 anni, ma le emozioni restano. Emozioni legate ad oggetti che raccontano la quotidianità di un cammino difficile, quando Pistoia come il resto dell'Italia, era diventata un nome qualunque sulle mappe militari, un obiettivo da colpire, una posizione strategica per attaccare la Linea Gotica sulle montagne a nord della città. Ma la storia di Pistoia e del suo territorio non è una storia qualunque, è la nostra storia: per questo è nata l'Associazione Gotica Pistoiese, un sodalizio di appassionati con la finalità di valorizzare la memoria di quei giorni tragici e formidabili, dai quali nasceva la nostra democrazia, un associazione storica, culturale e museale con la finalità di realizzare un'esposizione permanente fruibile da tutti: il museo della Linea Gotica pistoiese. LA MOSTRA pone all'attenzione del visitatore immagini-guida che contestualizzano la storia che ha attraversato Pistoia e il suo territorio. Prima di tutto le incursioni aeree, con l'immagine del bombardamento di Piteccio risalente al 28 aprile 1944 e collegata ad essa quella dei due bambini che si tengono per mano fra le macerie di Maresca, località della montagna colpita il 10 settembre 1944, due giorni dopo la liberazione della nostra città. In mezzo a tanta distruzione si prodigano i vigili del fuoco, immortalati da una rara immagine risalente al primo devastante bombardamento di Pistoia avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 1943. Durante l'occupazione tedesca nascono sulle colline e sulle montagne limitrofe alla città le formazioni partigiane. Il Comitato di liberazione nazionale di Pistoia attraversando mille difficoltà stabilirà i contatti con gli alleati, riuscendo a trasmettere preziose informazioni sulla costruzione della Linea Gotica.Nell'autunno 1944 arrivano a Pistoia, i «prachinas» della Feb (Forca Expedicionaria Brasileira). Pistoia diventa la retrovia del loro fronte, dove verranno allestiti depositi, stazioni radio, ospedale da campo e il cimitero dei caduti. Questi ragazzi lasceranno un ricordo indelebile per la grande generosità dimostrata nei confronti della popolazione prostrata dalla guerra e dalla fame. Non avevano mai visto la neve e affrontarono la Linea Gotica d'inverno pagando a caro prezzo ogni battaglia affrontata e vinta. Il loro sacrario militare è parte integrante parte della nostra città, e nel cuore della nostra città ci sarà sempre il Brasile. Per dare una ulteriore spallata ai tedeschi arroccati sulla Linea Gotica gli americani inviarono sulle nostre montagne gli alpini della 10ª Mountain Division. Erano soldati addestrati sulle montagne del Colorado, sciatori e rocciatori brevettati. Al loro fianco c'erano i soldati afro-americani della 92ª Infantry Division detta «Buffalo», soldati che avevano ricevuto un addestramento di base e che non erano equipaggiati per fare la guerra in montagna, oltretutto nell'esercito che rispecchiava fedelmente la società americana dell'epoca, erano segregati a causa del colore della propria pelle. DOMANI con l'aiuto di tanti appassionati verrà organizzato in piazza del Duomo il più grande raduno di mezzi storici della Seconda guerra mondiale. E' la tappa pistoiese della «colonna della libertà», il celebre raduno itinerante di veicoli militari d'epoca organizzato ogni anno dall'Associazione Gotica Toscana di Scarperia. Il contesto di piazza del Duomo ha un grande significato poiché è legata alla liberazione della città, avvenuta l'8 settembre 1944, quando i carri armati sudafricani entrarono dentro le mura affiancando i partigiani fino a raggiungere la piazza. La gioia della liberazione venne funestata due giorni dopo da un cannoneggiamento tedesco che provocò molte vittime: una di esse, Jone Pacini, era una bambina di appena 5 anni ed è ricordata da una targa posta nell'atrio del palazzo comunale."  
Da LA NAZIONE cronaca di Pistoia del 26 aprile 2014


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