domenica 16 ottobre 2011

Aristide Benedetti partigiano dimenticato

Ecco un interessante articolo che racconta la storia di Aristide Benedetti, che entrò in contatto con la Formazione di Fedi prima e di Pippo poi, publicato su IL TIRRENO del 9 ottobre 2011, cronaca di Empoli:

http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca/2011/10/09/news/aristide-benedetti-partigiano-dimenticato-5114285

domenica 2 ottobre 2011

LE ELEZIONI DEL 1948

Com'è noto grande importanza storica rivestirono le Elezioni Politiche del 1948 e qualcuno aveva insinuato che "Pippo", con la sua Formazione, si fosse schierato a favore di una parte politica; così come anche l'ANPI. Come si può vedere invece dagli articoli sui giornali dell'epoca così non fu. (cliccare sull'immagine per ingrandirla).


sabato 1 ottobre 2011

CAVALIERE, CI CONSENTA...



Da “La Nazione” Cronaca di Lucca del 1 ottobre 2011:

“TORNA sull'argomento e chiarisce all'ex sindaco Fazzi come se oggi il Paese è libero è anche grazie a chi ha combattuto perché lo fosse. Lilio Giannecchini ritorna sulle dichiarazioni choc inerenti l'aver trucidato 80 tedeschi nella seconda guerra mondiale. «Dopo decine di episodi in cui le forze nazifasciste avevano per rappresaglia trucidato centinaia innocenti secondo il mostruoso schema della decimazione un tedesco 10 italiani  dice Giannecchini  , il comando della VI zona - Genova e zone limitrofe organizzò una riunione per decidere come fermare tanta barbarie. Io in qualità di vicecomandante della Brigata Oreste partecipai a quella riunione a cui erano presenti tutti i comandanti partigiani della Zona e il maggiore Dawison, delegato alleato». «Per terminare il massacro alcuni proposero di fucilare 80 tedeschi e per questo nell'intervista ho detto quel numero. Successivamente ho saputo che il comando della VI zona fucilò 25 tedeschi e 14 appartenenti alle brigate nere come è ampiamente documentato, quale monito ad ulteriori rappresaglie. In quella intervista  conclude  ho sbagliato nel ricordarmi quei fatti, ma ribadisco che non ho fucilato quelle persone anche se ho partecipato alla riunione in cui fu decisa quell'azione dimostrativa.  (…)”

Senza voler entrare in questa diatriba, non possiamo pero’ fare a meno di notare come, nel periodo in cui Lilio Giannecchini era Direttore del prestigioso Istituto Storico di Lucca, questi:

1. si presentasse come “Comandante” ( http://idealievalori.org/files/1944_relazione-del-comandante-brigata-oreste.pdf ) mentre era solo un “Vice”;

2. avesse già le idee un po’ confuse dall’età – malgrado non troppo avanzata all’epoca del filmato – tanto da ricordare i fatti in modo impreciso;

3. si sia assunto la piena responsabilità dell’evento mentre, si apprende adesso, che lui ha solo contato, in minima parte, per la misura del suo voto.

Ci chiediamo pertanto come può qualcuno razionalmente continuare a sostenere la candidatura del suddetto alla guida di un importante Istituto, a cui i cittadini si affidano per seri studi, ricerche, approfondimenti e iniziative di peso.