venerdì 30 marzo 2012

IN RICORDO DELLA F.E.B.


Da "LA NAZIONE" del 30.03.2012 cronaca di Pistoia:

"CHI ERANO e come hanno operato gli uomini della Feb (la Forza di Spedizione Brasiliana), insieme ai partigiani e alla popolazione civile durante la lotta di liberazione. Per raccontare la storia del contingente sudamericano che partecipò alla liberazione dell'Italia dal giogo nazi-fascista a fianco della V Armata, Mario Pereira, guardiano del Monumento Votivo Militare Brasiliano di San Rocco a Pistoia, ha organizzato un ciclo di conferenze. Il primo appuntamento si è svolto all'Istituto Primo Levi di San Donato Milanese. Il prossimo appuntamento è per martedì 3 aprile nell'aula magna dell'istituto Mazzoni di Prato (via San Silvestro 11) a partire dalle ore 18.30 con ingresso libero. Si replica a Bologna il giorno 22 di aprile in collaborazione con l'Anpi bolognese e con l'aiuto dell'amico Valerio Frabetti (al Cinema Lumière in via Azzo Gardino 65 alle ore 18). Un'altra proiezione è in programma il 27 di maggio alle 18 nella sala civica di Gaggio Montano, cittadina che sorge ai piedi del Monte Castello, baluardo tedesco espugnato dai soldati carioca dopo quattro tentativi. «Nel documentario che ho prodotto  commenta Pereira  traspare fortemente il rapporto umano che i soldati della Feb ebbero con i partigiani e con la popolazione delle aree dove passarono. Oltre a questi appuntamenti vi sarà un momento molto importante inserito nella cornice della manifestazione ‘Vivere l'Appennino' in svolgimento a Montecatini Terme dall'11 al 20 di maggio: il giorno 11 alle 10 di mattina, in questa struttura si svolgerà un focus sulla storia della FEB, in realtà un vero e proprio congresso con la partecipazione di veterani che verranno appositamente dal Brasile per presenziare all'evento e per ripercorrere nei giorni successivi le strade che li videro protagonisti della liberazione d'Italia nel 44/'45. Saranno presenti anche alcuni storici che contribuiranno a far conoscere anche ai giovani delle scuole questa storia rimasta per troppi anni in ombra». Un altro appuntamento per gli amanti della Montagna e delle camminate è in programma per il 21 aprile, con la camminata che partendo dalla località di Abetaia ci condurrà sul Monte Castello proseguendo fino alla serra di Ronchidoso e fino alla vetta del Monte Belvedere per poi scendere fino alla località di Rocca Corneta. Info:3483828751; rio.pistoia@tiscali.it "

giovedì 15 marzo 2012

«Sereno Variabile» sulla Linea Gotica


LA TROUPE di «Sereno Variabile», la trasmissione tv della Rai, condotta da Osvaldo Bevilacqua ha girato alcune scene della trasmissione a Borgo a Mozzano dove, oltre  al famoso  Ponte del Diavolo, ha incontrato il dottor Piergiorgio Pieroni, presidente del comitato di valorizzazione delle fortificazioni della Linea Gotica. Ed ha successivamente  intervistato anche l’86enne signora Anna Maria Cheli, che nel giugno del 1944, in qualità di crocerossina, fece da staffetta partigiana per consegnare la mappa delle fortificazioni al Comitato di Liberazione di Lucca. La trasmissione andrà in onda su Rai 1 il 31 marzo 2012.

martedì 6 marzo 2012

LA DOMUS MAZZINIANA DI PISA

Dal SITO UFFICIALE DOMUS MAZZINIANA   http://www.domusmazziniana.it/



Da "LA NAZIONE" cronaca di Pisa del 6 marzo 2012:

"di GIUSEPPE MEUCCI «VOI SIETE i custodi dell'atto di nascita dell'Italia unita perché conservate il giuramento della Giovine Italia», ha detto ieri Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio rivolgendosi al sindaco Marco Filippeschi in occasione dell'apertura al pubblico della rinnovata Domus Mazziniana. «L'Italia  ha aggiunto  nasce come Nazione volontaria ed il manoscritto conservato nell'ultima sala della Domus è l'atto di volontà''. Straordinario museo dedicato alla storia del Risorgimento e del movimento operaio nel XIX secolo, la Domus Mazziniana arricchisce da oggi il già cospicuo patrimonio culturale della città e si avvia a diventare sempre più un centro di documentazione di livello nazionale sulla storia e il futuro delle democrazie.  VISITATA in corso d'opera dal presidente Giorgio Napolitano il 20 ottobre scorso, è stata inaugurata ufficialmente dal sottosegretario Peluffo alla presenza di un ospite d'onore, l'ambasciatore francese Alain Le Roy e delle autorità cittadine. Bellissima la nuova facciata realizzata sul retro della casa che si affaccia su via D'Azeglio, dove l'architetto Laura Spalla ha realizzato un grande murale con il testo del celebre giuramento, creando un effetto di grande suggestione con l'altro murale, quello di Haring, che è quasi prospiciente. La Domus, poi, interamente rinnovata su progetto dell'architetto Mario Pasqualetti, propone un itinerario nell'area museale, dove sono conservati i cimeli e gli ultimi oggetti personali di Mazzini e all'interno della grande biblioteca, destinata ad essere sempre più il cuore vivo della Domus. «Il luogo  ha detto Peluffo  dove cominceremo a impostare il percorso per giungere al prossimo anniversario dell'Unità d'Italia e dove proseguiremo lo studio di quello straordinario pensatore che è stato Mazzini. Quasi profetico, se si pensa che parlò due o tre volte con Marx e ne divenne un fiero avversario dopo aver capito che il socialismo rivoluzionario non era fatto per gli stati europei».  UN PICCOLO-GRANDE museo da visitare, dunque, la rinnovata Domus dove si trovano anche testimonianze che ci restituiscono un'immagine più vera e diversa da quella ufficiale di Mazzini tramandata dai libri di scuola. Un personaggio non soltanto serio e pensoso dei diritti e dei doveri dell'uomo, ma anche allegro, scanzonato, gran corteggiatore (con successo) delle donne, capace di ridere a crepapelle leggendo i sonetti in vernacolo pisano di Renato Fucini al punto da tradurli e trascriverli per una «carissima» amica inglese. Gli piaceva anche la buona birra e non si separava mai dalla sua chitarra, ancora visibile nel museo della Domus, insieme ai suoi abiti, a una manciata di mezzi toscani e alle ultime lettere che stava scrivendo. Ma al di là di questi aspetti che rendono umano e vero un grande personaggio ormai cristallizzato nell'iconografia ufficiale, c'è da sottolineare anche gli altri aspetti della Domus. E in proposito, ha detto Filippeschi, «è arrivato il momento di dare gambe al progetto di un centro studi, luogo di elaborazione e approfondimento di nuove idee sulle democrazie contemporanee». "


domenica 4 marzo 2012

APRE LA DOMUS MAZZINIANA


Restaurata per i 150 anni dell'unità d'Italia e inaugurata lo scorso ottobre dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, domani apre formalmente al pubblico la Domus Mazziniana. La cerimonia si terrà la mattina dalle 11.30, alla presenza del sottosegretario alla presidenza del consiglio per la comunicazione e l'editoria Paolo Peluffo. DOPO l'inaugurazione prevista con il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e il commissario Marco Paoli, l'attore della fondazione «Teatro Verdi» Franco Farina leggerà alcuni testi mazziniani. Interverranno anche: Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del consiglio, e Claudio Palazzolo, preside della facoltà di scienze politiche che per l'occasione ricorderà Salvo Mastellone. 

IL LUPO PERDE IL PELO …

Ci giunge notizia che il sig. Lilio Giannecchini si è rivolto al Museo della Liberazione di Lucca per paventare la donazione di alcuni reperti storici in suo possesso e ottenerne in cambio uno spazio dove poter operare. Tutto questo naturalmente avveniva con il consueto attacco nei confronti di “Pippo” ma con occhio interessato ai reperti del Museo che annovera, tra l’altro, alcuni oggetti significativi appartenuti a Don Aldo Mei di cui ricorrono le celebrazioni. Leggiamo adesso sui maggiori quotidiani locali, tra cui IL TIRRENO, la seguente notizia:
Da “IL TIRRENO” del 03.03.2012
DIFFIDA a Usarli Attendo la restituzione dei cimeli di don Mei nDenuncio alla stampa ed all'opinione pubblica l'emarginazione subita dal sottoscritto in rapporto alle celebrazioni del centenario della nascita di don Aldo Mei, parroco martire di Fiano, trucidato dalle SS il 4 agosto 1944. Inoltre, intendo informare la popolazione lucchese che attraverso il proprio legale, avvocato Fenili, è stata inoltrata una formale diffida ad utilizzare per cerimonie relative alla celebrazione i cimeli da me depositati presso il Seminario di Lucca. Li ho consegnati personalmente nelle mani di don Rodolfo Rossi, e ne attendo ancora la restituzione affinché si possa compiere la volontà degli eredi di don Aldo Mei, di cui sono esecutore. Lilio Giannecchini”
Auspichiamo pertanto che il Museo della Liberazione usi molta accortezza nel dare spazi a chi li richiede in modo apparentemente disinteressato.