mercoledì 15 agosto 2012

SUL MUSEO STORICO DELLA LIBERAZIONE DI LUCCA



Diamo notizia, tratta da "LA NAZIONE" Cronaca di Lucca del 15.08.2012:


"IL MUSEO STORICO della Liberazione sarà inaugurato a Palazzo Guinigi il 20 ottobre. Dopo l'incontro tecnico dell'associazione promotrice degli spazi dello storico palazzo lucchese, e dopo gli incontri con le amministrazioni comunali e provinciali, il direttore generale Franco Lombardi e il direttore scientifico Andrea Giannasi, hanno stabilito l'apertura in autunno con importanti novità. Il museo, che conterrà rari cimeli bellici della prima e della seconda guerra mondiale, verrà gestito con un piano culturale triennale che vedrà i rapporti con le università, con internet, una politica di scambi con altri musei, l'apertura di canali con le più importanti case editrici di saggistica (quali Il Mulino, Laterza, Einaudi, Mursia ed altre); la partnership con realtà estere e il work in progress. Verranno siglati, hanno detto Lombardi e Giannasi, rapporti di collaborazione con i dipartimenti di storia di alcune università italiane con lo scopo di organizzare seminari, conferenze e incontri di studio.  OGNI ANNO sarà dedicato a un contingente che ha operato in provincia di Lucca. Si comincerà nel 2013 con la compagnia di soldati brasiliani, per, poi, nel 2014, trattare della 92° Buffalo di soldati americani di colore e, nel 2015, del battaglione Nisei di nippo-americani, i primi a sfondare la Linea Gotica. Sarà di fondamentale importanza la biblioteca moderna, con archivio di documenti, pronta a essere utilizzata da studiosi di tutto il mondo. Il museo sarà anche in Internet con un sito dinamico e veloce corredato da visita guidata video. Il museo è composto di dieci stanze, poste a piano terra, con ingresso da via S.Andrea e via Guinigi. Le sezioni sono attualmente tre: lo spazio museale su sei stanze, una sala conferenze arredata e con tecnologia ad alto livello formativo e la biblioteca su due stanze. Interessante è la presenza di un giardino per eventi estivi. Il museo è organizzato seguendo una disposizione cronologica, dettata da una narrazione storica fedelmente riprodotta. Cioè dalla sala 1 (1914) alla sala 6 (1945).  SONO IN creazione piccoli scenari di guerra utilizzando manichini e creando diorami con armi ed equipaggiamenti. I curatori hanno cercato di far vedere al visitatore anche i lati umani dei combattenti, esponendo materiali inerenti ed anche indumenti personali. Il tutto dotato di targhette in quattro lingue: italiano, tedesco, inglese e francese. Un'istituzione, dunque, importante, che mancava per tracciare un panorama storico della nostra provincia, purtroppo interessata da eventi bellici. Mario Rocchi "

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