sabato 5 maggio 2012

QUALCHE PRECISAZIONE


Pochi ricordano che il Comandante Manrico “Pippo” Ducceschi negli anni subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale presiedette la Commissione Disciplina dell’ANPI di Lucca svolgendo numerose indagini su figure di sedicenti partigiani e fatti della guerra. Giunge pertanto quantomeno curiosa, in questo contesto, l’ultima esternazione del Cav. Lilio Giannecchini su “IL TIRRENO” di Lucca del 3 maggio 2012, in cui dichiara: “Quanto poi all'Anpi è bene che la Sotgiu sappia che io stesso ho contribuito in modo determinante a creare a Lucca la struttura, dando loro una sede.  Sembra quasi dalle sue dichiarazioni che precedentemente al suo arrivo a Lucca negli anni ’80 l’ANPI di Lucca neanche esistesse.
Continua inoltre a sorprendere quando il Nostro afferma: “Vorrei chiedere se sia a conoscenza dell'esistenza in vita di un vero capo partigiano combattente, vice-comandate della Brigata Oreste -Divisione Pinan Cichero -, che salvò le infrastrutture portuali e logistiche di Genova dalla distruzione programmata dai nazifascisti. Sono io, Lilio Giannecchini, detto Toscano, che trattai personalmente col generale Von Meinhold la resa di un'intera Divisione tedesca, e questo dopo aver combattuto sulle montagne liguri per oltre un anno e mezzo, dormendo all'addiaccio e sfidando la morte continuamente. Nel suo curriculum vitae però gli manca di  menzionare la vicenda, da lui stesso vantata, circa la fucilazione di 80 (?) prigionieri tedeschi (?)… Evidentemente, data la veneranda età, si tratta certamente di una svista ed allora noi prontamente ricordiamo l’eroico beau geste:
 
http://manricoducceschi.blogspot.it/2011/08/beau-geste.html

2 commenti:

  1. Soltanto una irresponsabile volontà di diffamazione può portare a riproporre pseudo-documenti a proposito della famosa "vicenda" della contro-rappresaglia, estrapolata da una intervista di cui ella ha omesso fonti e circostanze, così che la mia reazione alla provocazione sulla liceità delle rappresaglie tedesche e sul modo di contrastarle, è diventata oggetto di occhiuta voglia di censura, tanto che un politico lucchese, tal Fazzi, aveva proposto addirittura alla Provincia di Lucca di denunciarmi. In realtà quella contro-rappresaglia, come si può evincere dai documenti, non è mai avvenuta, tanto meno con la mia partecipazione. Quanto da me affermato è già presente da molto tempo su vari siti internet, e solo una manifesta malafede, oltre che una grande ignoranza, può portare a riproporre argomenti falsi e triti.

    Tanto dovevo
    Lilio Giannecchini, fondatore di varie sedi ANPI fra cui Lucca, insignito da autentiche 3 croci di guerra.

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  2. La risposta al seguente link:

    http://manricoducceschi.blogspot.it/2012/06/toscano-alla-riscossa.html

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