lunedì 27 agosto 2018

GIUSTO UN PAIO DI RISPOSTE DOVUTE



Ieri, durante il bell’incontro, c’e’ stato anche chi quell’incontro ha tentato, vanamente, di disturbarlo. Saremmo passati oltre se non fosse che gli argomenti, sia pur espressi in modalità assai confusa, non avessero platealmente obbligato gli astanti ad ascoltare ignorando persino le voci corali che ingiungevano di lasciare il posto agli interventi altrui.

Allora, pur non entrando nel merito più del dovuto, ci appare legittima una veloce replica. Come sa perfettamente chi ci segue da tempo, l’organizzazione a cui appartiene il soggetto di cui si parla ha sempre impedito in passato alla legittima nipote di Pippo di dire qualsiasi cosa agli intervenuti, fosse anche un semplice saluto. L’organizzazione di cui si parla, come ha anche ricordato ieri, ha rifatto la bandiera dell’XI Zona, con caratteri d’oro, che facesse bell’esposizione di sé.. perché quella vera, attualmente in consegna al Museo della Liberazione di Lucca, che ha l’asta spezzata da un colpo di fucile durante una battaglia che la vedeva protagonista su un campanile, appariva poca cosa e lasciava cosi’ passare il concetto che la verita’ di una bandiera deve essere nascosta dalla patinatura di una verità fittizia di un’altra che sarà anche più bella ma che niente ha a che fare con la realtà di cui si sta parlando.

Inoltre la giornata di ieri era dedicata ai 70 anni dalla scomparsa di Pippo e, non me ne vogliano gli altri, non all’XI Zona, che saranno comunque ricordati in altri momenti e in altre sedi il prossimo mese.

Ma soprattutto vorremmo ricordare che Pippo era apartitico e rifuggiva proprio da quell’apparato che questo disturbatore invece menzionava con orgoglio: il partito, le organizzazioni sindacali, le gerarchie.

Cogliamo  invece l’occasione, ancora una volta, per ringraziare la fantastica organizzazione di ANPI Montagna, peraltro più che legittimata ad organizzare questo evento in zona di sua competenza, che ha permesso lo svolgimento di un ottimo momento di studio e approfondimento con grande professionalità…professionalita’ che dovrebbe imparare, a nostro avviso, anche chi si riempie la bocca con la parola “democrazia” e poi impedisce agli altri di parlare, prima come ieri.


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