L'insegnamento che Pippo ci ha lasciato e che lo rende ancora cosi' vicino a tutti coloro che lo ricordano, e' il suo lascito morale: abbandonare i propri egoismi, arroganza e arrivismo che portano alla violenza. Soprattutto dare spazio alle cose che uniscono e non a quelle che dividono.
Cosi' oggi, nell'incontro annuale a La Pianaccina di Pian di Novello dove ci siamo raccolti a ricordare Pippo e la sua formazione sono state subito palesi due cose: la prima e' stata l'assoluta assenza di un qualsiasi rappresentante del comune dove la commemorazione avveniva e che, barricandosi dietro un puerile "scarica barile" non aveva trovato il coraggio di dire francamente che evitava, per mere ragioni politiche, di essere presente. L'altro aspetto pero', assai piu' importante era cio' che invece teneva unite le persone presenti: il cuore. E' con il cuore infatti che ha parlato il rappresentante del Comune di Pistoia Giampaolo Pagliai che ha paragonato Pippo a S. Jacopo, di cui oggi era la sentita celebrazione del Patrono di tutti i pistoiesi e ha ricordato come Manrico fosse stato soprattutto un alpino, ringraziando per la loro presenza gli Alpini presenti in rappresentaznza del loro Corpo. Sempre di cuore, al di la' del normale formalismo dell'occasione, e' stato il ringraziamento del militare di Camp Darby in rappresentanza degli Stati Uniti, che ha ringraziato Pippo per essere stato vicino al suo Paese con la sua opera di combattente. Ma e' stato soprattutto il cuore che, come ogni anno, Rita Monari, splendida persona, prima ancora che rappresentante di ANPI Montagna Pistoiese, che in precedenza era riuscita anche a portare in presenza l'ultimo reduce della Formazione, Annibale Frullani, purtroppo scomparso a maggio di quest'anno, e che adesso ne accompagnava le figlie in una commossa presenza.
Ci siamo anche chiesti cosa avrebbe detto Pippo di questi tempi, di questa cerimonia, lui che aveva contestato l'ANPI e che invece adesso proprio l'ANPI si stava dando da fare per organizzarne il ricordo. La risposta e' semplice: Pippo apprezzava le persone e sono le persone che fanno le associazioni, non viceversa. Allora avrebbe apprezzato questa giornata dove nessuno ha parlato di politica, di bandiere, di associazioni piu' brave o meno appropriate... avrebbe ascoltato il cuore delle persone presenti e quello, vi assicuro, batteva forte e all'unisono, tanto da far commuovere fino alle lacrime più di qualcuno.
Poi, imprevedibilmente, cade un po' di vino sul mio soprabito... e con sopresa mi accorgo che e' a forma di stella. Stavamo parlando proprio della Bronze Star ed allora come non pensare ad un segno del cielo? Sono stati ringraziati gli Stati Uniti per aver conferito subito il riconoscimento a Pippo mentre il Comune di Pistoia solo quest'anno, grazie all'intervento del Consigliere Pagliai, ha lo insignito dello status di Cittadino Benemerito... e quel disegno a stella proprio sul cuore sembrava il suo momento per ricambiare la medaglia che gli USA a suo tempo gli avevano riconosciuto apprezzandone la giornata.
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