domenica 31 agosto 2014

70 ANNI DALLA LIBERAZIONE DI PISTOIA





Diamo volentieri spazio all'interessante iniziativa del CAI per ricordare i 70 anni dalla Liberazione di Pistoia:

" IN OCCASIONE del settantesimo anniversario della liberazione di Pistoia, il Club Alpino Italiano di Pistoia organizza per domenica prossima 7 settembre un'escursione lungo gli itinerari della Linea Gotica, attraverso i luoghi dei più aspri combattimenti: le iscrizioni sono già aperte, si chiuderanno venerdì e dovranno essere effettuate presso la sede Cai di via Antonini 7 (apertura: martedì e venerdì dalle 21.15 alle 23; tel. 0573.365582; www.caipistoia.org). L'iniziativa  che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Pistoia, del Comune di Montale e della Provincia di Pistoia, è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese, e si svolgerà in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Provincia di Pistoia e dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo. AI PARTECIPANTI sarà illustrato il quadro storico generale e la particolare situazione pistoiese di quell'ultimo tragico periodo di guerra, mentre un particolare approfondimento sarà dedicato agli aspetti strategici e militari che riguardarono le vicende belliche di queste zone: durante la camminata, saranno illustrate da un punto di vista tecnico le strutture difensive ancora visibili lungo l'itinerario e saranno fornite dettagliate informazioni circa gli scontri che vi ebbero luogo ed i reparti coinvolti. L'ESCURSIONE è complessivamente di livello medio (classificazione E nella scala di difficoltà del Cai), anche se di una durata non inferiore alle 6 ore effettive di cammino. Il pranzo sarà al sacco. Potranno partecipare anche minori, purché accompagnati dai genitori o da adulti. E' richiesto a tutti un equipaggiamento individuale adeguato ad una normale attività escursionistica su sentieri di montagna. L'iscrizione all'escursione comporterà, per i non soci Cai, il versamento obbligatorio della copertura assicurativa di sette euro, comprensiva anche del soccorso alpino."

(Da LA NAZIONE Cronaca di Pistoia del 31.08.2014)

venerdì 29 agosto 2014

29 AGOSTO 2014: RICORDO DEL GRUPPO VALANGA




Ricorre oggi l'anniversario della battaglia che vide il sacrificio del "Gruppo Valanga".
In località Piglionico, nel Comune di Molazzana (LU), si trova una lapide in ricordo.



il 29 agosto 1944
per la redenzione della patria
diciotto suoi figli
fieri come queste montagne
cadevano combattendo contro il fascista e il tedesco
avendo sulle labbra i nomi sacri
di mamma e di libertà

i giovani delle generazioni avvenire
salgano qua per ritemprare i muscoli
ma più ancora il cuore e la mente
nelle virtù eterne

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agli eroici partigiani del gruppo "valanga" il partito comunista italiano di lucca nel primo annuale

morti
PUCCETTI LEANDRO da gallicano
BRUNI ETTORE da gaggio di castel.co emilia
RUSTICELLI ALDO da bologna
DAVINI MARIO da s. m. del giudice (lucca)
BUCCI SERGIO da roma
BERGAMINI EDOARDO da bonporto (modena)
SASSI RENZO da castel.vo rangone (modena)
BORSI REMO da malalbergo (bologna)
TOGNOLI FERRUGGIO da malalbergo (bologna)
PIERANTONI WALTER da bologna
CIPRIANI PASQUALE da vergemoli
BERTONI MARIO da alpe di s. antonio (molazzana)
PIERONI LAURO da brucciano (molazzana)
VENTURELLI MARIO da brucciano (molazzana)
BORRO GIOVANNI domic. a sassi (molazzana)
FRANCESCO detto IL NAPOLETANO da albanova (napoli)
PUCCETTI GABRIELE da gallicano
LORENZONI RENATO da anzola d'emilia (bologna)

dispersi
CASINI ALBERTO da scandiano (r. emilia)
OLIVIERI RUBENS da zocca di modena

venerdì 22 agosto 2014

24 AGOSTO 1948: PER NON DIMENTICARE.





Il 24 agosto 1948 Pippo deve recarsi a Roma ma al ritorno ha già preannunciato che denuncerà fatti e circostanze che offuscano l'operato di alcuni gruppi partigiani. Viene rinvenuto  in casa, impiccato con la cintura dei propri pantaloni da alcuni componenti della Formazione a lui molto vicini, il giorno 26,  e inizierà così il mistero relativo alla sua morte.
 
Molte illazioni sono state fatte successivamente a questo proposito ma, anche se la versione ufficiale, ponderata, resterà "suicidio", molti elementi gettano una luce assai diversa su questo misterioso epilogo.






domenica 3 agosto 2014

UN SALUTO A PELLEGRINO





Sia pur con un po' di ritardo, in quanto solo adesso ne apprendiamo la notizia, ci sembra giusto ricordare un componente dell'XI Zona recentemente scomparso.

Da “IL TIRRENO” Cronaca di Pistoia del 25 marzo 2014


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Addio a Pellegrino Bernardi partigiano della Brigata Pippo


CUTIGLIANO. Si è spento ieri all'alba Pellegrino Bernardi, uno degli ultimi partigiani protagonisti della Resistenza sulla Montagna pistoiese. Meglio conosciuto col nome di battaglia “Pirro”, Pellegrino nacque l’8 giugno 1923, il più giovane di 4 fratelli e 3 sorelle, nel comune di Cutigliano e attualmente risiedeva a Le Regine (Abetone).

I conoscenti facevano fatica a definirlo “anziano”: nonostante i quasi 91 anni, non aveva mai perso la lucidità mentale e lo spirito giovanile, nemmeno dopo l’amputazione chirurgica di una gamba circa un anno fa. Pellegrino aveva combattuto col Regio esercito in Jugoslavia e quando, durante l’occupazione tedesca, fu richiamato nell’esercito della Repubblica sociale nel 1943, decise di darsi alla macchia ed entrò a far parte della celebre “Brigata Pippo” guidata dal comandante Manrico Ducceschi. «Pellegrino era una persona dalla semplicità straordinaria - spiega Daniele Amicarella, giornalista e responsabile dell’associazione Linea Gotica per la Toscana– lo conobbi una ventina di anni fa per un mio lavoro di ricerca. Inizialmente era poco propenso a parlare con me e ricordo con simpatia i nostri incontri quasi clandestini assieme ad altri ex partigiani. È una persona che mi ha dato tanto e il suo racconto fu prezioso per le mie ricostruzioni storiche».


«Si era nascosto in una grotta sopra Pian di Novello – riprende Amicarella - una maestra del paese si offrì di fare la staffetta partigiana per portargli da mangiare. Un giorno Pellegrino si fece male ad un piede e la donna gli procurò del disinfettante, correndo un gran rischio. Fra loro nacque una storia di amore che si interruppe con la fine della guerra. 


Rimasto vedovo, Pellegrino ha riallacciato rapporti con questa signora, ora 94enne, che definiva in modo spiritoso “la mia fidanzata”. Pellegrino era un boscaiolo che si è trovato a vivere questa tragica pagina di storia, eppure la sua vita sarebbe degna di un film. «Il 17 novembre 1944 Pellegrino ed il suo inseparabile compagno Feo (Alfredo Bonacchi) rimasero accerchiati dai tedeschi alla Casa di Francia, sopra Pian degli Ontani – prosegue Amicarella –si rifugiarono in soffitta ed avevano solo 9 colpi nel fucile. Ma i tedeschi, vedendo che erano due ossi troppo duri, decisero di ritararsi»


«Mio nonno - ricorda il nipote Diego Mazzolini - era una persona di gran cuore, sempre disponibile ad aiutare la comunità». Pellegrino lascia i figli Franco e Franca e le loro famiglie. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di Pian degli Ontani.