mercoledì 19 settembre 2012

QUALCHE PICCOLO BILANCIO




Quando nel 2005 fu aperto il sito dedicato a Pippo, l’esito dell’operazione appariva un po’ azzardato: si, certamente la memoria di Pippo poteva ancora essere presente in qualcuno, ma l’operazione di cancellazione dell’operato della Formazione era stato talmente capillare che un possibile risultato positivo appariva davvero incerto.
Dopo poco, pero’, i fatti dettero ragione a chi aveva creduto in questa operazione e cosi’ iniziarono i contatti, la visita alle pagine del sito prima e del forum poi, fino all’assetto attuale, con l’area riservata e il blog. Certo, pero’ nessuno avrebbe mai immaginato il grande interesse che la persona di Pippo avrebbe suscitato di li’ a poco a livello mondiale. Forse anche complice la segnalazione in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e giapponese in Wikipedia, hanno iniziato a visitare il sito sempre un numero crescente di ospiti stranieri, fino alla traduzione in cinese della pagina di Facebook dedicata alla Formazione. Allora vogliamo rendere partecipi anche i nostri lettori di quanto andiamo dicendo pubblicando le statistiche, Paese per Paese, al nostro sito per il periodo dal 2008 ad oggi.

domenica 16 settembre 2012

IL RITORNO DI IVAN



 
Venerdi 14 settembre 2012 a Cerasomma presso Villa Dogana si è svolta la presentazione, a cura del professor Umberto Sereni, del libro di memorie “Black Warriors. The Buffalo Soldier of the World War II ” scritto da Ivan J. Houston.

Una completa cronaca dell'evento la si può leggere al seguente indirizzo:

mercoledì 12 settembre 2012

BLACK WARRIORS IN LUCCHESIA




Ritornerà sui luoghi dove aveva combattuto, appena ventenne, dopo oltre sessant’anni. Sarà sicuramente un emozione forte per Ivan Houston, un ottantasettenne reduce afroamericano della Divisione “Buffalo”, che insieme alla famiglia  dal 12 al 17 settembre 2012 tornerà a Lucca,  in Valle del Serchio e Alta Versilia dove dal settembre del 1944 al maggio del 1945 prestò servizio come Sergente S-2 addetto al Comando  del III° Btg/370^ R.C.T. della 92° “Bufalo”Division.

venerdì 7 settembre 2012

MISTERI PISTOIESI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo di seguito il contributo di Roberto Daghini.




Con la l’anniversario della liberazione di Pistoia non è possibile non pensare ai numerosi misteri che ancora oggi non trovano risposta.

A differenza delle altre città toscane, a Pistoia dai primi anni trenta alla caduta del fascismo gli antifascisti locali godettero di una relativa libertà. Questa fu possibile per la natura stessa della città, dove i fascisti e antifascisti vivevano in simbiosi anche nelle stesse famiglie.    
Questo clima di quieto vivere continuò con la caduta del fascismo   e l’occupazione,  a tal scopo fu stipulata un intesa non scritta, in cui gli antifascisti furono lasciati liberi di agire in cambio di evitare scontri sanguinosi e epurazioni a fine guerra. (ciò è poi effettivamente avvenuto) A quest’ intesa aderì la direzione del PCI stalinista no gli anarchici, gli azionisti di Manrico Ducceschi e la componente comunista Troskista di Agenore Dolfi. 

Durante la resistenza non è chiaro l’assalto alle carceri di Pistoia,  di cui ancora oggi non si conoscono tutti i nomi dei liberati da Silvano Fedi e Licio Gelli.  Questo perchè  alcune pagine del registro matricolare risultano mancanti,   tolte perché non si conoscesse  chi era stato imprigionato e poi liberato.

Altro mistero l’uccisione di Agenore Dolfi forse ucciso da partigiani avversi perché non in linea con l’ideologia staliniana .

L’eliminazione  del vice questore Scripelliti  ucciso probabilmente da  partigiani perché non rivelasse i nomi dei collaboratori della Questura ex fascisti  passati nelle file della resistenza.

L’agguato a Silvano Fedi che quasi sicuramente si doveva incontrare a Montechiaro con qualche persona molto importante.


A liberazione avvenuta  il fallito attentato a Italo Carobbi progettato  nella montagna pistoiese nel dicembre 1945. 

La sparizione del primo verbale del CLN redatto a Campiglio , nascosto dentro una bottiglia di vetro.

La denuncia da parte di un partigiano della Formazione Bozzi di un progetto di assalto alla sede ANPI  pistoiese a fine del 1945.

Il successivo processo intentato a due carabinieri si concluse con l’assoluzione di questi.

Presunti vagoni di banconote o di oro  scomparsi, persone tra cui anche appartenenti alle forze partigiane che si sono improvvisamente arricchiti con una serie di rapine alle banche locali e di altri caduti in disgrazia o scomparsi. 


In ultimo i misteri sul dopoguerra di Manrico Ducceschi lasciato solo e l’oblio in cui è caduto, dopo la sua morte e non in ultimo la vicenda della sua mancata attribuzione di una medaglia al valore. 


A mio parere la conoscenza di alcuni di questi misteri aiuterebbe a capire molti avvenimenti accaduti negli anni a seguire del dopoguerra,  per questo motivo non  è escluso che  sapremo poco o nulla.  

                                                                                               Roberto Daghini





sabato 1 settembre 2012

COMMEMORAZIONE 68° ANNIVERSARIO DELL'ECCIDIO DELLA FARNETA





Da LA NAZIONE cronaca di Lucca del 1° settembre 2012:

"DOMANI alle 10.30 nella Chiesa di Farneta sarà celebrata la Santa Messa in suffragio delle vittime dell'eccidio di cui in questo anno ricorre il 68° anniversario. Di seguito sono previsti gli interventi del sindaco Alessandro Tambellini e del presidente della Provincia, Stefano Baccelli. Sarà poi la volta di Carlo Giuntoli dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea e dello storico Paolo Buchignani."