lunedì 13 dicembre 2021
giovedì 25 novembre 2021
DAVVERO UN TRISTE EPILOGO
sabato 7 agosto 2021
CHE FINE HA FATTO IL MUSEO DELLA LIBERAZIONE A LUCCA?
In un lontano articolo,
pubblicato su Il Tirreno, cronaca di Lucca, del 26 novembre 2008,
esprimevamo preoccupazione per il destino riservato al Museo della Liberazione
fondato dallo scomparso prof. Carlo Gabrielli Rosi. L’articolo diceva:
“Nasce il museo Carlo
Gabrielli Rosi
da il Tirreno — 26
novembre 2008 pagina 03 sezione: LUCCA
LUCCA. Una preoccupazione
forte per il destino dei musei storici della città, quello sul Risorgimento e
quello della Liberazione. Ad esprimerla è Laura Poggiani, nipote del partigiano
Manrico “Pippo” Ducceschi, e custode della sua memoria. A cui replica
l’assessore con delega ai musei Donatella Buonriposi. Che assicura: «Il
progetto di unificarli, trovando una sede decente ai documenti e al materiale,
è in piena lavorazione». Il nuovo museo del Risorgimento e della Liberazione
verrà intitolato a Carlo Gabrielli Rosi, ex partigiano e storico scomparso un
mese e mezzo fa. «Non tutti sanno che esiste a Lucca, tra i vari scampoli di
storia che la città offre - afferma Poggiani - uno molto particolare, dedicato
a foto, oggetti e libri che ripercorrono il periodo che va dalla Grande guerra
fino alla Liberazione. In questo museo, detto appunto della Liberazione, sono
raccolti pezzi davvero unici relativi alla Seconda guerra mondiale e alla
Resistenza, tra cui la bandiera della celeberrima XI Zona, comandata da
“Pippo”». Poggiani chiede in concreto un progetto che «unifichi i due musei,
anche per la continuità storica che c’è tra i due periodi». Sull’argomento
arrivano le rassicurazioni dell’assessore Buonriposi. «D’accordo con la
Provincia, che gestisce l’esposizione commemorativa del Risorgimento - dice -
stiamo cercando una collocazione degna di questo nome. Il patrimonio
documentale non verrà disperso: è un impegno che mi prendo anche nei confronti
della memoria di Carlo Gabrielli Rosi. Il nuovo museo porterà il suo nome».
M.T.”
A distanza ormai di 13 anni l’unica traccia,
purtroppo, che resta di questo museo è la descrizione che appare sul sito dei
Beni Culturali, https://www.beniculturali.it/luogo/museo-storico-della-liberazione-1943-1945
, e che così descrive detto museo:
“Il Museo attualmente
chiuso, in fase di riallestimento in altra sede. Raccoglie materiali di vario
genere relativo alla guerra di liberazione in lucchesia. L'atrio illustra la
campagna di Russia (1941-1943). La prima sala è a testimonianza del periodo
1938-1943. Custodisce documenti relativi alle leggi razziali, uniformi da
ufficiale dell'Esercito italiano, fotografie delle distruzioni subite dalle
città italiane, carte geografiche con la dislocazione di tutti i campi di
prigionia. La seconda sala raccoglie i cimeli e le fotografie dei religiosi
uccisi dai nazisti. La terza sala, la più grande del museo, presenta numerose
vetrine nelle quali sono collocati i cimeli del Corpo Italiano di Liberazione e
dei Corpi di Spedizione Alleati che parteciparono alla liberazione d'Italia
durante il periodo 1943-1945, esponendo anche una ricca collezione di
fotografie. La quarta sala, infine, mostra il contributo fornito dai cittadini
lucchesi alla liberazione del territorio della provincia di Lucca.
© 2021 MiC - Ultimo
aggiornamento 2021-04-09 12:05:32”
Nessuna menzione viene
fatta della sala intitolata al Comandante Pippo e nemmeno a quella dedicata al
fondatore del museo Carlo Gabrielli Rosi. Inoltre è da parecchio tempo ormai
che il museo, a suo tempo ricco di visitatori, risulta chiuso ma ufficialmente
“in nuovo allestimento”. Ci chiediamo: cosa sta succedendo a Lucca? Come mai le
associazioni che dovrebbero custodire la memoria del passato non sono attive
affinché il museo riapra in tempi brevi?
Ricordiamo che questo
museo non custodisce semplici reperti bensì il cuore di colui che lo ha fondato
e veri e propri pezzi di Storia: dalle bandiere delle nazioni alleate... alla
storica bandiera di combattimento dell’XI Zona Patrioti, bandiera che Gabrielli
Rosi voleva lasciare in dono alla nipote di Pippo ma che all’epoca, di comune
accordo con la figlia di Gabrielli Rosi, fu deciso di lasciarla in donazione al
museo, ma non per lasciarla imputridire in un locale chiuso. Quella è una
bandiera di combattimento, la cui asta era stata colpita durante la guerra di
Resistenza... e noi intendiamo portare avanti, proprio in nome di quella
bandiera, u a mozione affinché sia riaperto in tempi brevi quel museo a tutti
coloro che lo vorranno visitare.
Le parole di Pippo, http://www.manricoducceschi.it/sito/odg08031945p3d3.htm
, mai come in questo caso, risultano profetiche:
“Ricordatevi che tutti
noi dal primo all'ultimo siamo ammalati ancora come lo è e lo sarà ancora per
molto tempo il nostro disgraziato popolo, del Male fascista, che si chiama:
prepotenza, disonestà, ambizione, gerarchismo, strafottenza. Dobbiamo dunque
prima ancora di combattere questo male degli altri cercare nei limiti del
possibile di estirparlo di mezzo a noi. Prima di allora nessuno di noi si dovrà
sentire in nessun caso all'altezza ne di eleggersi a giudice, ne di stimarsi
partecipe delle forze sane della Nazione."
Speriamo, pertanto, che
non saremo soli in questa battaglia ma che finalmente le forze che, almeno a
parole, dicono di avere a cuore la cura dei simboli e della memoria della
Storia affinché non si dimentichi e non si ripetano così gli errori già fatti
in precedenza, finalmente diano un segno della loro condivisione e
partecipazione concreta.
domenica 25 luglio 2021
UNA GIORNATA... COL CUORE
sabato 3 aprile 2021
UNA BELLISSIMA SORPRESA
martedì 16 febbraio 2021
PIPPO CITTADINO BENEMERITO DI PISTOIA
Tanti sono gli avvenimenti
che in questi ultimi tempi hanno riguardato la memoria del Comandante Pippo.
Innanzitutto il libro a lui dedicato che, documenti alla
mano, ha portato novità inerenti la tuttora insoluta morte, a cui hanno fatto
seguito anche altre pubblicazioni di altri autori che hanno contribuito a
riaccendere la luce sulla memoria di questo glorioso Comandante. Quindi i
festeggiamenti, di cui ben due nella splendida sala del Comune di Pistoia, che
ne hanno ricordato il centenario dalla nascita.
Adesso la
notizia che rende giustizia al suo personaggio: ieri sera, 15 febbraio
2021, infatti, grazie alla mozione presentata dal Consigliere Comunale
Giampaolo Pagliai assieme ad altri Consiglieri, approvata all’unanimità
dei presenti, appoggiata anche dal Sindaco e dall’ANPI, a Pippo è
stato conferito dal Consiglio Comunale di Pistoia il riconoscimento di
“cittadino benemerito”.
Il
bell’intervento di Pagliai, che concludeva citando l’ultimo periodo dell’O.d.g. dell’8 marzo 1945 del Comandante
Pippo, ha accomunato, nel sostegno e nell’approvazione, i Consiglieri di
qualsiasi area politica, senza distinzione o presa di posizione, così come
dovrebbe essere allorquando ci troviamo di fronte ad un personaggio le cui
qualità travalicano qualsiasi credo e che, soprattutto, faceva del suo esser
apartitico la regola principe.
Da parte nostra
non resta che ringraziare di cuore tutti, sia per la mozione che per
l’entusiastica adesione e soprattutto un grazie alla Città di Pistoia tutta,
così degnamente rappresentata dai suddetti Consiglieri, che finalmente ha fatto
pace con la Storia e con questo suo grande cittadino.
Certo, si
evidenzia così ancor di più l’isolamento in cui è caduta Lucca, città dove
Pippo ha passato diversi anni della sua breve vita e dove ha trovato la morte,
le cui istituzioni tuttora invece tacciono.