Sia pur con un po' di ritardo, in quanto solo adesso ne apprendiamo la notizia, ci sembra giusto ricordare un componente dell'XI Zona recentemente scomparso.
Da “IL TIRRENO”
Cronaca di Pistoia del 25 marzo 2014
"
Addio a Pellegrino
Bernardi partigiano della Brigata Pippo
CUTIGLIANO. Si è
spento ieri all'alba Pellegrino Bernardi, uno degli ultimi partigiani
protagonisti della Resistenza sulla Montagna pistoiese. Meglio conosciuto col
nome di battaglia “Pirro”, Pellegrino nacque l’8 giugno 1923, il più giovane di
4 fratelli e 3 sorelle, nel comune di Cutigliano e attualmente risiedeva a Le
Regine (Abetone).
I conoscenti facevano
fatica a definirlo “anziano”: nonostante i quasi 91 anni, non aveva mai perso
la lucidità mentale e lo spirito giovanile, nemmeno dopo l’amputazione
chirurgica di una gamba circa un anno fa. Pellegrino aveva combattuto col Regio
esercito in Jugoslavia e quando, durante l’occupazione tedesca, fu richiamato
nell’esercito della Repubblica sociale nel 1943, decise di darsi alla macchia
ed entrò a far parte della celebre “Brigata Pippo” guidata dal comandante Manrico
Ducceschi. «Pellegrino era una persona dalla semplicità straordinaria - spiega
Daniele Amicarella, giornalista e responsabile dell’associazione Linea Gotica
per la Toscana– lo conobbi una ventina di anni fa per un mio lavoro di ricerca.
Inizialmente era poco propenso a parlare con me e ricordo con simpatia i nostri
incontri quasi clandestini assieme ad altri ex partigiani. È una persona che mi
ha dato tanto e il suo racconto fu prezioso per le mie ricostruzioni storiche».
«Si era nascosto in
una grotta sopra Pian di Novello – riprende Amicarella - una maestra del paese
si offrì di fare la staffetta partigiana per portargli da mangiare. Un giorno
Pellegrino si fece male ad un piede e la donna gli procurò del disinfettante,
correndo un gran rischio. Fra loro nacque una storia di amore che si interruppe
con la fine della guerra.
Rimasto vedovo, Pellegrino ha riallacciato rapporti con questa signora, ora
94enne, che definiva in modo spiritoso “la mia fidanzata”. Pellegrino era un
boscaiolo che si è trovato a vivere questa tragica pagina di storia, eppure la
sua vita sarebbe degna di un film. «Il 17 novembre 1944 Pellegrino ed il suo
inseparabile compagno Feo (Alfredo Bonacchi) rimasero accerchiati dai tedeschi
alla Casa di Francia, sopra Pian degli Ontani – prosegue Amicarella –si
rifugiarono in soffitta ed avevano solo 9 colpi nel fucile. Ma i tedeschi,
vedendo che erano due ossi troppo duri, decisero di ritararsi»
«Mio nonno - ricorda il nipote Diego Mazzolini - era una persona di gran
cuore, sempre disponibile ad aiutare la comunità». Pellegrino lascia i figli
Franco e Franca e le loro famiglie. I funerali si svolgeranno oggi alle 15
nella chiesa di Pian degli Ontani. ”
Nessun commento:
Posta un commento