Dopo l'incontro di
stasera, dei ringraziamenti sono doverosi. Innanzi tutto un grazie ad Andrea
Giannasi per aver organizzato, con le altre associazioni e il Comune di Lucca,
la serata dedicata a Pippo. Un grazie alla partecipazione del Comune di Pistoia
nelle vesti del suo rappresentante, Giampaolo Pagliai, il cui intervento è
stato accolto, come prevedibile, con molto interesse e una certa sorpresa. Ma
soprattutto un grazie a coloro che hanno ricordato con semplicità la figura di
Pippo per averlo conosciuto o averne avuto comunque testimonianze dirette da
chi, conosciutolo, aveva avuto modo di raccontare aneddoti importanti quanto
curiosi.
Avremmo preferito dare
a quest'ultima tipologia di interventi un maggior spazio... e assai meno a chi
invece ha preferito esordire con un "il mio sarà un intervento
politico", perché, se si parla di Pippo, si deve essere coscienti che la
politica, intesa come aggancio ai partiti, resta fuori. Pippo era apartitico e
non esitava ad allontanare chi cercava in tutti i modi di far entrare la
politica tra i suoi uomini. Ci dispiace quindi che, oltre a parlare di politica
laddove di politica non si sarebbe davvero dovuto parlare per rispetto al
personaggio, si sia automaticamente "rubato" del tempo prezioso a
chi, invece, voleva solo parlare di Pippo, della sua umanità, del suo saper
stare accanto ai suoi uomini.
Ma ad ogni modo resta
la sempre sorprendente constatazione che, dopo 70 anni, siamo ancora lì, a
spendere un pomeriggio a parlare di lui, sentendolo tra noi come un amico, un
fratello, un uomo che soffre o gioisce con noi e soprattutto finalmente è
consapevole che, forse, è iniziata una nuova fase: quella che si lascia l'oblio
del suo nome alle spalle e rende pienamente la sua figura a tutti coloro che,
semplicemente, avranno voglia di ascoltare la sua storia.